domenica 29 agosto 2010

Discarica Limoncino, comunicato della Federazione della Sinistra

Comunicato della Federazione della Sinistra sul tentativo del Comune. Provincia e privati, di aprire una discarica nella zona di Limoncino

E’ del tutto singolare che siano dovuti passare tre giorni, prima che le amministrazioni che governano il nostro territorio si siano degnate di intervenire in merito alla questione della “discarica del Limoncino”. Ancora una volta ci troviamo di fronte al fatto compiuto, infatti i cittadini e le forze politiche presenti nelle assemblee cittadine e la circoscrizione competente sono state totalmente tenute all’oscuro di tutto, Non è possibile continuare così , anche perché non è solo un problema di cattiva comunicazione ma anche di programmazione, poiché vorremmo conoscere in modo approfondito la pericolosità dei detriti che verranno messi nella discarica, anche perché è emerso che vi saranno depositati rifiuti tossici dopo essere stati bonificati e vorremmo anche conoscere la loro provenienza. Questo territorio possiede un livello di inquinamento non secondario e con le ultime scelte fatte rischiamo che questo aumenti in maniera significativa, perché questa non avvenga occorre che si apra un dibattito franco e aperto tra tutti coloro che credono che ci possa essere un’altra idea per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico e per lo smaltimento dei rifiuti in particolare la politica dei rifiuti zero. Partendo però da un dato di fatto ineluttabile, che queste siano scelte partecipate e condivise con tutti i soggetti della società civile e per primi i cittadini, i quali non possono essere coinvolti solamente ogni 5 anni per la tornata elettorale ma anche e soprattutto per lo sviluppo della città e del territorio.

Lorenzo Cosimi (Segretario federazione Livorno PRC )

Michele Mazzola (Segretario federazione Livorno PDCI)

Discarica a Limoncino: Appello del Comitato Rifiuti Zero

Pubblichiamo di seguito la lettera-appello del Comitato Rifiuti Zero di Livorno, sul tentativo da parte di Comune, Provincia e privati di aprire una discarica di rifiuti speciali nelle ex-cave al Limoncino:

Ancora una volta la mala gestione delle principali questioni che investono ormai da anni la nostra città - energia e rifiuti - dà luogo a scempi ambientali autorizzati ed attuati nel più completo silenzio e nella più totale opacità, evitando accuratamente la partecipazione dei cittadini - tanto sbandierata a parole dall’amministrazione comunale - e finanche la mera comunicazione preventiva alla collettività. La cosa non ci meraviglia, viste le modalità comunicative adottate per le due centrali a biomasse che inquineranno ulteriormente la già malsana aria di Livorno. Quello che indigna è la totale mancanza di tutela delle istituzioni nei confronti della salute collettiva e la puntualità con la quale si sceglie ogni volta di privilegiare l’interesse di un’imprenditoria sempre più selvaggia e arretrata a discapito dell’ambiente e della salubrità del territorio.

Della prossima apertura di una discarica a Limoncino, nell’area nota come ‘cave Canaccini’, si sospettava da tempo, ma non è stato possibile avere conferma da alcuna comunicazione pubblica proveniente dalle istituzioni, alla stampa o quantomeno ai proprietari dei terreni circostanti, portatori di interessi diretti per le ricadute svalutative ed inquinanti dell’impianto; nè tantomeno era possibile visionare il sito, da più di un anno protetto da alte recinzioni metalliche che ne impedivano la visibilità, sulle quali non compariva alcuna segnalazione dei lavori in corso (per altro facilmente ipotizzabili dal via vai di camion) nè sulla loro finalizzazione.

Questi sono i risultati delle mancate scelte di metodi sostenibili nel trattamento dei riifuti (industriali e urbani), metodi per i quali da tempo ci battiamo e cerchiamo invano un dialogo con le istituzioni. Metodi che porterebbero ugualmente ricchezza e spazio per un’imprenditoria minimamente aggiornata sulle pratiche di riciclaggio dei rifiuti. Queste sono le stigmate di un modello campano di non-gestione dei rifiuti, e viene da chiedersi se non sia già in essere anche a Livorno.
Quello che è certo è che siamo in presenza di un neoliberismo d’accatto che è - se possibile - ancora più micidiale dell’originale.

Congiuntamente alle altre associazioni, comitati e movimenti di difesa ambientalee della salute valuteremo sul piano legale i processi autorizzativi, e fin da subito agiremo in tutela della salute collettiva e della corretta gestione dei rifiuti.

Per il comitato Rifiuti Zero: Amanda Floridi, Giacomo Bazzi

venerdì 27 agosto 2010

Condividiamo la proposta di Bersani di Paolo Ferrero

Condividiamo la proposta di Bersani


giovedì 26 agosto 2010


di Paolo Ferrero


Condividiamo la proposta avanzata il 26 agosto da Bersani di dar vita ad una alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Non si tratta solo di cacciare un governo mefitico, ma di ricostruire il quadro democratico del paese. Questa alleanza deve porsi l’obiettivo di uscire da questa sciagurata seconda repubblica e cementarsi attorno alla difesa e al rilancio della Costituzione, al varo di una legge elettorale proporzionale, alla giustizia sociale. Noi avanziamo da tempo questa proposta - lo abbiamo fatto anche alla manifestazione unitaria delle opposizioni del 13 marzo scorso - e la presa di posizione di Bersani costituisce un passaggio importantissimo. Si tratta dell’unica strada per sconfiggere una destra populista antioperaia e pericolosa per la democrazia. Si tratta di una scelta importante perché mette la parola fine alle ipotesi bipolari e bipartitiche che Veltroni e i suoi alleati stanno continuando a perseguire con grande visibilità sui mass media.



Bersani propone poi di dar vita, all’interno dell’alleanza democratica, ad un nuovo Ulivo, che si caratterizzi con un programma comune di governo. Noi non siamo interessati ad entrare al governo così come non siamo interessati alla costruzione di questo nuovo Ulivo da cui ci dividono scelte politiche e programmatiche di fondo. Noi siamo impegnati a costruire l’unità delle forze della sinistra di alternativa, unità di cui la Federazione della Sinistra rappresenta una tappa fondamentale. Il PD lavorerà ad un nuovo Ulivo e al programma di governo con tutte le forze della sinistra moderata. Noi lavoreremo per unire tutte le forze della sinistra anticapitalista. Il progetto politico di Bersani e il nostro sono quindi assolutamente diversi – ed è decisivo questo elemento di chiarificazione - ma questo non ci impedisce e non ci impedirà di lavorare per la costruzione di una alleanza democratica che tolga a Berlusconi il governo del paese, vari una legge elettorale proporzionale e ricostruisca un nuovo quadro democratico del paese.

Per attuare questa politica è però necessario cacciare Berlusconi e conquistare nuove elezioni. Su questo ultimo punto le posizioni tra noi e il PD divergono e lo dobbiamo quindi incalzare fermamente. Di fronte al tentativo di Berlusconi di rappattumare la maggioranza, la vera cosa che manca nel paese è l’opposizione. Dobbiamo dar forma e sostanza politica all’opposizione. Costruiamo quindi da subito, città per città, la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 ottobre convocata dalla Fiom, con l’obiettivo esplicito di cacciare il governo Berlusconi , sconfiggere la Confindustria, l’arroganza della FIAT e le sciagurate politiche europee.