martedì 20 ottobre 2009

Corteo Studentesco

LUNEDI' 26 ORE 9 P.CAVOUR
CORTEO STUDENTESCO.
CORTEI DALLE SCUOLE PER RAGGIUNGERE P.CAVOUR

DOPO IL CORTEO DEL 7 OTTOBRE E LE MOBILITAZIONI CHE LO HANNO PRECEDUTO, DOPO LE MOBILITAZIONI, CHE IN DIVERSA FORMA HANNO AVUTO LUOGO NELLE SINGOLE SCUOLE, USCIAMO DALLE AULE ED INVADIAMO AL CITTA' DI NUOVO!

NO AI TAGLI -- NO ALL'AUMENTO DEL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE -- NO ALLA RIFORMA CLASSISTA CHE AUMENTA LA DIVISIONE TRA PROFESSIONALI E LICEI – NO ALLA SCUOLA/AZIENDA VOLUTA DAL DDL APREA – NO ALLE PRIVATIZZAZIONI – NO AI PERCORSI DI STUDIO ORIENTATI DALLE AZIENDE E DELLE IMPRESE – NO ALLA SCUOLA DEI PADRONI!

Gli studenti sono tornati, sono tornati nelle scuole, nelle piazze, nelle strade a lottare!
Il corteo di mercoledì 7 OTTOBRE ha visto la partecipazione di oltre 3000 studenti, un grande corteo, dai contenuti forti, pieno di slogan e striscioni.
Un corteo che è la risposta non solo alla politica scolastica di un Governo che sempre più con i tagli affossa la scuola pubblica, che intende inasprire il carattere classista della scuola “con una riforma che creerà una netta separazione tra “formazione culturale” e “formazione di competenze professionali”.
E' stata la risposta a 20 anni di privatizzazione della scuola, a 20 anni di riforme volte a far rispondere la scuola alle esigenze delle aziende e non a quelle di chi la scuola la vive davvero.
E' stata la risposta a chi ci vuole sfruttati. Perché con una didattica orientata dalle aziende, una formazione ridotta a semplici competenze e l'alternanza scuola-lavoro, vorrebbero formare una nuova generazione già abituata allo sfruttamento sul lavoro. Perché impareremo solo ciò che interessa a quelli che saranno i nostri padroni, perché impareremo a lavorare gratis con la scusa della formazione.
E' stata la risposta a chi ci vorrebbe studenti universitari pronti con stages e tirocini obbligatori a lavorare senza stipendio mentre ci sono milioni di disoccupati, a chi ci fa pagare tasse esorbitanti negli atenei per poi seguire percorsi di studio e di ricerca che rispondono solo agli interessi delle aziende.
E' stata la risposta di chi solidarizza con i lavoratori e dice no a sfruttamento, licenziamenti, cassa integrazione, morti sul lavoro. Perché se non si cerca di ampliare il conflitto sociale, di creare legami di solidarietà e di lotta, tra pochi anni ci troveremo ad affrontare condizioni di sfruttamento ancor più gravi.
E' stata la risposta di chi cerca collegamenti con i più deboli, di chi non cade nell'inganno di Governo e padroni che vogliono scaricare ogni colpa sui migranti, clandestini e non, deviando il malcontento e soffocando il dissenso ed il conflitto sociale con la repressione.
E' stata la risposta di chi con collettivi ed assemblee, cerca di ripartire dalle classi, dalle scuole per rilanciare la lotta, per rovesciare dal basso quelle dinamiche di sfruttamento che governano la società.

DOPO IL CORTEO DEL 7 E LE INIZIATIVE CHE SONO SEGUITE, CON PRESIDI, AUTOGESTIONI, OCCUPAZIONI, ASSEMBLEE, E' FONDAMENTALE RITORNARE IN PIAZZA. IN MOLTE CITTA' IL MOVIMENTO STUDENTESCO E' RIPARTITO, CI SONO SCUOLE OCCUPATE E MOBILITAZIONI, E' NECESSARIO CONTINUARE E DIFFONDERE LA PROTESTA! TORNIAMO IN PIAZZA PER CONQUISTARE IL NOSTRO FUTURO!


COORDINAMENTO STUDENTESCO LIVORNESE

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