sabato 31 ottobre 2009

Presentazione pubblica della Proposta di Legge regionale n.381/2009











All’attenzione del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana



Proposta di Legge n. 381/2009


Misure in materia di salvaguardia occupazionale, delocalizzazione, sostegno al reddito, incentivi alle imprese, sviluppo del Pauto imprenditorialità cooperativa

Clicca qui per leggere il testo della Legge

mercoledì 28 ottobre 2009

Gruppo consiliare PRC-PDCI: Intervento sul nuovo ospedale

Riportiamo di seguito l'intervento della Capogruppo PRC-PdCI in Consiglio Comunale, Tiziana Bartimmo, sulla costruzione del nuovo ospedale cittadino in zona Montenero-Ardenza-Antignano:

"Sulla problematica del nuovo ospedale la questione di metodo, trattandosi di una grande opera che investe un nuovo progetto di città, diventa sicuramente una questione non formale.
E per aprire alla partecipazione dei cittadini non bastano certo gli sms, malgrado la buona volontà di qualche mezzo d’informazione locale.
Ci aspetteremmo che il Comune consentisse di aprire una seria fase di discussione, il più coinvolgente possibile a partire dalle istituzioni (dove i cittadini hanno eletto i loro rappresentanti, fra cui le circoscrizioni). Punto di partenza indispensabile è non discutere su dichiarazioni stampa ma avere gli atti e le proposte nero su bianco.
L’oggetto della discussione dovrebbe essere quale assetto dei servizi sanitari si ha nella testa per garantire il diritto alla salute dei cittadini, per sopperire ai bisogni della città, eliminare le liste di attesa, innalzare la qualità (talvolta deprecabile) dei servizi.
Purtroppo il Sindaco, fin dall’inizio, ha già dato tutto per definito, aree, date di scadenza, ecc.
Eppure nonostante tutta questa sicumera i tempi di consegna della documentazione si sono dilatati, evidentemente la scelta è così debole da temere ogni forma di confronto a partire dai fatti.
Fine della prime fase di discussione.
Il giorno 23 ottobre a commissioni 4^ e 5^ congiunte, sentiamo i nuovi vertici dell’ASL, che noi avevamo chiesto di convocare, e i tecnici incaricati dal Comune di redigere i piani di fattibilità, esprimersi in maniera inequivocabile sulla necessità di fare un nuovo ospedale e sull’opportunità di farlo in quel luogo. Motivazioni date dalle Dr.ssa Calamai confutate dal parere sanitario del Dr. Viti, motivazioni urbanistico geologiche confutate dagli ingegneri del Comune.
Anche in questo caso, emerge evidente il tentativo di operare una forzatura per non mettere in discussione il “piatto già pronto”.
E’ bene che si sappia che, malgrado queste manovre, riteniamo non sia ancora archiviato l’approfondimento preliminare su tutte le ipotesi in campo. E che ci batteremo con ogni forza per non permettere che i cittadini siano esautorati della partecipazione alle scelte che riguardano direttamente il loro presente e il loro futuro.

Non è in questione l’ospedale nuovo. Il tema vero è cosa conterrà il nuovo assetto dei servizi sanitari: l’eventuale prezzo che pagherà in termini di perdita di funzioni ospedaliere, se e come si prevede di potenziare i servizi territoriali che scontano un ritardo oramai quindicinale. Qual è, quindi, il destino dei distretti: di quelli nuovi che non decollano e di quelli vecchi che non sappiamo se subiranno ridimensionamenti od accorpamenti. Se si opererà finalmente quel potenziamento che permetta di ridare centralità al servizio sanitario nazionale, a danno delle logiche, ormai logore, di privatizzazione.
Sentiamo nella proposta del nuovo monoblocco il solito sbilanciamento a favore di una sanità tutta centrata sull'ospedale. Rimettere al centro finalmente i servizi territoriali deve tornare ad essere l'obiettivo politico, oltre che culturale.
Per spezzare questa logica occorrerà cominciare a trasferire sul territorio, e qui si parte da zero, dando loro visibilità ed efficacia, quelle quote di risposte svolte per anni dall’ospedale con la stessa affidabilità in termini di protezione, sicurezza tempestività. Livello elevato di specializzazione, attraverso assetti organizzativi e processi di efficacia pari a quelli di una prestazione ospedaliera. Quindi una ristrutturazione dei servizi che vada di pari passo, anzi, che inizi prima della costruzione dell’ospedale.
E’ qui la grande sfida di modernità.
L’altro tema è quello della localizzazione del nuovo ospedale, che più che essere funzionale alla promozione dell'accesso al diritto alla salute, sembra vincolato ad una operazione un po’ troppo disinvolta e frettolosa sui nuovi strumenti urbanistici della città.
Anche su quale idea complessiva di città si intende costruire per il futuro, sentiamo un deficit di discussione e di coinvolgimento popolare, che non può essere sventolato durante la campagna elettorale e poi essere puntualmente archiviato!
Poi una serie di domande semplici da rivolgere al Sindaco :

- cosa fare del vecchio ospedale? Fin ora le ipotesi sono state molteplici, ma in questa fase ormai avanzata necessitano risposte chiare, scuole? RSA? Centri di ricerca e quant’altro? nuove abitazioni? cosa in realtà?
- Con che risorse: quali risorse per la riconversione del vecchio ospedale, quali risorse per l’ospedale nuovo, quali risorse per la ristrutturazione sanitaria del vecchio prima che il nuovo sia pronto? Non ci vorranno far credere che basti disfarsi di qualche vecchia sede dei distretti?
- Sono stati fatti studi di prefattibilità, si è pensato al trasporto pubblico locale che dovrà sicuramente cambiare; in quanto tempo arriveranno le ambulanze lassù? Si suppone che verranno realizzate delle interconnessioni con la variante Aurelia? Su questo ci sono già progetti?
Infine : quale ruolo avrà l’ospedale di Livorno all’interno della Regione? Quale capacità quindi di attirare professionalità di eccellenza, partendo anche dal fatto che proprio in questa fase di discussione si lamentava che l’attuale stato dell’ospedale non è più attrattivo."

Livorno, 26 ottobre 2009

Tiziana Bartimmo
Presidente Gruppo Consiliare PRC

domenica 25 ottobre 2009

Pistoia, in mille al corteo per la liberazione dei tre compagni arrestati

pistoia_corteo_24_10.jpgAlmeno un migliao i manifestanti che oggi hanno sfilato per le vie di Pistoia per chiedere la liberazione dei 3 compagni arrestati lo scorso 11 ottobre a seguito dell'irruzione nella sede di CasaPound. I manifestanti, a titolo individuale o facenti parti di organizzazioni politiche di movimento e partiti politici, sono giunti da molte parti della Toscana, da Livorno, Firenze, Prato, Viareggio, Massa, Pisa, Lucca.

Il corteo ha sfilato per tutto il pomeriggio nel centro di Pistoia con uno striscione di apertura tenuto dai parenti del ragazzo ancora in carcere e da uno unitario con scritto "Ale, Eli, Ale liberi subito". C'è stata poi una sosta più lunga davanti al carcere dove è sempre detenuto Alessandro della Malva, a cui sono stati rivolti saluti e cori di sostegno oltre che di lotta.

Da segnalare come la questura abbia blindato la città con tanto di elicottero che sorvolava il corteo e consigli di chiudere i negozi. Misure del tutto immotivate vista la pacificità del corteo che tuttavia ha gridato in modo determinato la propria anima antifascista e la propria solidarietà agli arrestati.

Il corteo si è concluso verso le 19 alla stazione con interventi finali delle diverse organizzazioni aderenti alla manifestazione con l'invito a non abbassare la guardia e tenere alta la mobilitazione fino alla scarcerazione del compagno ancora a Pistoia e la fine degli arresti domiciliari per i due livornesi.

fonte: SenzaSoste

24/10/09 Pistoia: Manifestazione regionale antifascista.

La sezione "Che Guevara", Salviano, Collinaia, Valle Benedetta, Limoncino, Leccia, Scopaia, del Partito della Rifondazione Comunista, ha aderito alla manifestazione regionale antifascista, organizzata dalla rete antifascista toscana, svoltasi a Pistoia il 24/10/09.
La manifestazione ha seguito l'arresto di tre compagni antifascisti, domenica 11/10 sempre a Pistoia, poche ore dopo l'aggressione di un gruppo di circa 20 persone al circolo fascista di Casa Poundo.
Alla manifestazione hanno partecipato alcuni componenti la segreteria della sezione.

martedì 20 ottobre 2009

Corteo Studentesco

LUNEDI' 26 ORE 9 P.CAVOUR
CORTEO STUDENTESCO.
CORTEI DALLE SCUOLE PER RAGGIUNGERE P.CAVOUR

DOPO IL CORTEO DEL 7 OTTOBRE E LE MOBILITAZIONI CHE LO HANNO PRECEDUTO, DOPO LE MOBILITAZIONI, CHE IN DIVERSA FORMA HANNO AVUTO LUOGO NELLE SINGOLE SCUOLE, USCIAMO DALLE AULE ED INVADIAMO AL CITTA' DI NUOVO!

NO AI TAGLI -- NO ALL'AUMENTO DEL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE -- NO ALLA RIFORMA CLASSISTA CHE AUMENTA LA DIVISIONE TRA PROFESSIONALI E LICEI – NO ALLA SCUOLA/AZIENDA VOLUTA DAL DDL APREA – NO ALLE PRIVATIZZAZIONI – NO AI PERCORSI DI STUDIO ORIENTATI DALLE AZIENDE E DELLE IMPRESE – NO ALLA SCUOLA DEI PADRONI!

Gli studenti sono tornati, sono tornati nelle scuole, nelle piazze, nelle strade a lottare!
Il corteo di mercoledì 7 OTTOBRE ha visto la partecipazione di oltre 3000 studenti, un grande corteo, dai contenuti forti, pieno di slogan e striscioni.
Un corteo che è la risposta non solo alla politica scolastica di un Governo che sempre più con i tagli affossa la scuola pubblica, che intende inasprire il carattere classista della scuola “con una riforma che creerà una netta separazione tra “formazione culturale” e “formazione di competenze professionali”.
E' stata la risposta a 20 anni di privatizzazione della scuola, a 20 anni di riforme volte a far rispondere la scuola alle esigenze delle aziende e non a quelle di chi la scuola la vive davvero.
E' stata la risposta a chi ci vuole sfruttati. Perché con una didattica orientata dalle aziende, una formazione ridotta a semplici competenze e l'alternanza scuola-lavoro, vorrebbero formare una nuova generazione già abituata allo sfruttamento sul lavoro. Perché impareremo solo ciò che interessa a quelli che saranno i nostri padroni, perché impareremo a lavorare gratis con la scusa della formazione.
E' stata la risposta a chi ci vorrebbe studenti universitari pronti con stages e tirocini obbligatori a lavorare senza stipendio mentre ci sono milioni di disoccupati, a chi ci fa pagare tasse esorbitanti negli atenei per poi seguire percorsi di studio e di ricerca che rispondono solo agli interessi delle aziende.
E' stata la risposta di chi solidarizza con i lavoratori e dice no a sfruttamento, licenziamenti, cassa integrazione, morti sul lavoro. Perché se non si cerca di ampliare il conflitto sociale, di creare legami di solidarietà e di lotta, tra pochi anni ci troveremo ad affrontare condizioni di sfruttamento ancor più gravi.
E' stata la risposta di chi cerca collegamenti con i più deboli, di chi non cade nell'inganno di Governo e padroni che vogliono scaricare ogni colpa sui migranti, clandestini e non, deviando il malcontento e soffocando il dissenso ed il conflitto sociale con la repressione.
E' stata la risposta di chi con collettivi ed assemblee, cerca di ripartire dalle classi, dalle scuole per rilanciare la lotta, per rovesciare dal basso quelle dinamiche di sfruttamento che governano la società.

DOPO IL CORTEO DEL 7 E LE INIZIATIVE CHE SONO SEGUITE, CON PRESIDI, AUTOGESTIONI, OCCUPAZIONI, ASSEMBLEE, E' FONDAMENTALE RITORNARE IN PIAZZA. IN MOLTE CITTA' IL MOVIMENTO STUDENTESCO E' RIPARTITO, CI SONO SCUOLE OCCUPATE E MOBILITAZIONI, E' NECESSARIO CONTINUARE E DIFFONDERE LA PROTESTA! TORNIAMO IN PIAZZA PER CONQUISTARE IL NOSTRO FUTURO!


COORDINAMENTO STUDENTESCO LIVORNESE

Sabato 24 ottobre Corteo a Pistoia per la liberazione dei tre compagni arrestati

liberi_subito_colori.jpgNon sarà più a Livorno ma a Pistoia il corteo per la liberazione dei tre compagni prelevati insieme ad altri da un’assemblea pubblica e arrestati domenica 11 ottobre a seguito dei fatti di CasaPound. Sabato 24 ottobre, dunque, l’appuntamento sarà alla stazione di Pistoia alle ore 16. La partenza da Livorno con pullman e auto invece è fissata per le 13.30 alla stazione centrale.

Corteo regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la repressione

In seguito ai fatti di Domenica 11 Ottobre, facciamo appello a tutte le realtà antifasciste toscane a partecipare al corteo che si terrà a Pistoia, Sabato 24, per chiedere l'immediata liberazione dei tre compagni sequestrati dall'autorità giudiziaria pistoiese ed il ritiro delle denuncie a carico degli altri otto.

Denunciamo il comportamento ignobile della DIGOS di Pistoia che, senza alcuna giustificazione, ha da prima perquisito i locali dell'ex Circolo Primo Maggio non trovando alcuna prova dove stava svolgendosi un assemblea del nascente coordinamento toscano contro le ronde. In seguito ed in maniera ancora più arbitraria ha deciso di deportare tutti i partecipanti all'incontro in questura, per procedere ad una seconda identificazione (la prima era già avvenuta sul posto). Dopo 12 ore di sequestro tre compagni sono stati arrestati, ed altri 8 denunciati a piede libero.

E' palese l'accanimento della questura pistoiese contro persone totalmente ed evidentemente estranee ai fatti, accanimento che sembra voler servire da monito a tutti coloro che decidono di auto-­organizzarsi per far fronte a delle emergenze sociali -in questo caso le ronde- alla repressione e alla fascistizzazione della società, che molti sembrano o vogliono non vedere.

Impossibile non notare poi, di come il concetto dei due pesi e due misure si sia palesato in questa vicenda: salta infatti subito all'occhio la mole di attestati di solidarietà giunti ai "fascisti del terzo millennio" ed al consigliere comunale del pdl che queste sedi frequenta, da parte di tutte le realtà "democratiche" cittadine, da destra e da sinistra, che a suo tempo tacquero o si dimostrarono "timide" nel portare solidarietà al compagno ferito in un aggressione di stampo fascista il 13 Dicembre 2008.

Alessandro, Elisabetta ed Alessandro LIBERI SUBITO!

Per la loro immediata liberazione, per la cancellazione delle denunce, per ribadire che la repressione non fermerà tutti coloro che non accettano di subire passivamente la violenza del sistema, in solidarietà ai compagni massesi sotto processo per la vicenda delle ronde popolari antifasciste ed antirazziste, per la chiusura dei covi nazifascisti, contro la criminalizzazione dell'antifascismo militante.

Sabato 24 Ottobre 2009

Corteo regionale antifascista per la liberazione dei compagni e contro la repressione.

Concentramento ore 16:00 presso la Stazione di Pistoia.

Info ed adesioni: raf-pt@canaglie.org

lunedì 12 ottobre 2009

Manifestazione per i compagni arrestati ingiustamente a Pistoia




anche OGGI 15 ottobre ore 18:00
davanti alla Prefettura di Livorno
presidio e manifestazione
per continuare la lotta antifascista
per chiedere il rilascio immediato del compagno rimasto in galera
per opporsi agli arresti domiciliari dei nostri due compagni

La notizia su senzasoste

Fuori i compagni dalle galere

Presidio e manifestazione in solidarietà ai compagni arrestati

Arrestati a Pistoia tre compagni del Movimento Antagonista

Pistoia, irruzione alla sede neofascista di Casa Pound: 3 arresti

Ore 18 presidio sotto la Prefettura di Livorno Domenica di tensione a Pistoia dove nel pomeriggio di domenica è stata devastata la sede di Casa Pound, associazione neofascista con sedi sparse in diverse parti d'Italia. Secondo le testimonianze un gruppetto di giovani a volto scoperto hanno fatto irruzione nella sede. Dopo pochi minuti è giunta la polizia sul luogo e dopo aver constatato il fatto si è diretta a poche centinaia di metri al Circolo Arci Primo Maggio dove era in corso un'assemblea. La polizia ha perquisito il circolo non trovando niente di ciò che cercava (spranghe o bastoni secondo il verbale di perquisizione) allora ha deciso di portare tutti partecipanti dell'assemblea (una ventina in tutto, provenienti da varie città della Toscana) in questura. Secondo la teoria della polizia queste persone, fra cui molte donne e molti over40, avrebbero fatto irruzione nella sede di Casa Pound e devastato i locali, dopodichè si sarebbero diretti a poche centinaia di metri al circolo e avrebbero fatto tranquillamente la loro assemblea. Una teoria assurda che infatti non ha trovato alcuna prova concreta ma che non ha impedito alla polizia di fare tre arresti (due ragazzi e una ragazza, uno di Massa e due di Livorno). Al momento non si conoscono ancora le motivazioni. Nel mentre un centinaio di persone si sono riunite fuori della questura di Pistoia per protestare contro i tempi lunghissimi di riconoscimento (12 ore) in cui sono stati trattenuti in questura senza motivo. All'uscita molti dei fermati si dichiaravano completamente allibiti dal comportamento della questura che ha prelevato venti persone a caso da un circolo lasciandole 12 ore in una stanza per un'identificazione che invece avevano già fatto sul luogo quando tutti avevano consegnato le loro carte d'identità.Al momento rimangono ancora molti dubbi, anche da parte delle forze dell'ordine, sulla dinamica dei fatti mentre continua ad essere molto fragile l'ipotesi che l'irruzione sia sta fatta da coloro che dopo un fatto del genere sarebbero andati in assemblea a poche centinaia di metri con il rischio di rappresaglia da parte dei fascisti o di intervento della polizia come poi c'è stato.

mercoledì 7 ottobre 2009

Notizie in breve

Alcuni flash su fatti accaduti a Livorno ed in Italia:
Approvato lo scudo fiscale
Lo scudo fiscale, proposta di legge tanto voluta dal governo di destra, con lo scopo di permettere a chi ha capitali all'estero di farli rientrare in Italia con una spese minima pari al 5% del totale e per la quale è stato usato il voto di fiducia, adesso è legge.
Anche la Camera dei Deputati, nei giorni scorsi, ha approvato la proposta con uno scarto di circa 20 voti.
Da segnalare l'assenza di 22 deputati pd, 6 udc e 1 idv, assenze gravi ed in qualsiasi modo ingiustificate (anche le 11 per malattia del pd) che hanno permesso al governo di portare a casa anche quest'altra legge ad personam.
Anche Garibaldi nel mirino di Ciacchini
Dopo aver cercato invano di colpire la memoria di Ilio "Dario Barontini, Ciacchini insieme alla collega pdl Pasquali (la strana coppia), ha attaccato la memoria di Garibaldi, dicendo che non si può considerare un eroe, dal momento che ha attaccato, sia militarmente che politicamente, lo Stato Pontificio, che tanto bene aveva fatto negli anni precedenti all'Unita d'Italia, e che tanto bene sta facendo ora.
Ma si sà che questi due personaggi (definibili anche come "baciapile") invece di pensare alle problematiche della città (in quanto sono consiglieri comunali) e del loro partito, non hanno di meglio da fare che attaccare personaggi storici che la storia ha elevato ad eroi.
No alla Gelmini
Sono iniziati con ilcorteo degli studenti di stamani le manifestazioni contro i tagli imposti dalla riforma elmini.
Il corteo, organizzato dal Comitato Studentesco Livornese, si è sviluppato per le vie del centro ed ha visto la partecipazione di molti studenti di tutti gliistituti superiori cittadini.
Nei giorni scorsi invece, si è tenuto un consiglio comunale dove si è parlato appunto dei tagli della riforna, che questa volta hanno colpito gli insegnanti di sostegno ed i bambini disabili.
L'associazione dei genitori dei bambini disabili (Disabilandia, ndr)è intervenuta al Consiglio Comunale, chiedendo che venga ripristinato il servizio degli insegnanti di sostegno ai ragazzi e che venga fornito anche il personale necessario per poterfar fronte a qualsiasi bisogno di questi studenti.
Tutto il centro-sinistra (maggioranza pd ed opposizione verdi- città diversa, prc e pdci)si è espresso a favore di questo reintegro degli insegnanti.
Anche aradash (pdl-taradash) ha espresso giudizio favorevole, senza però far mancare il suo giudizio positivo alla riforma.
Situazione equivoca che ha fatto molto arrabbiare i genitori che hanno risposto fischiando l'intervento.
Lodo Alfano
Poprio mentre stiamo scrivendo è uscita la notizia che il Lodo Alfano è risultato illegittimo ed anticostituzionale.
Quindi riprenderanno i processi a carico del presidente del consiglio, specialmente quello che lo vedeva imputato insieme all'avvocato inglese Mills.
La prima reazione è stata appunto di Berlusconi che ha detto che lui andrà avanti come ha deciso il popolo italiano (quando li fà comodo conta).
La solita vittima.

Lotta per avere una casa da quando non era ancora nato

PRC-PDCI: "Occupazione del Poerio: una spinta al recupero ed al coinvolgimento popolare"



Si è conclusa l’occupazione del Centro Poerio con un importante successo di presenze e di rafforzati rapporti nel quartiere.
Il nostro atto ha riscosso grande sostegno e solidarietà degli abitanti ed incitamento a proseguire in questa strada della "denuncia costruttiva".
Intere famiglie hanno partecipato alle serate, tanti giovani del quartiere e della città hanno transitato i begli spazi del "Poerio", infischiandosene del tentativo dei dirigenti locali del PD di delegittimare l’occupazione, con i soliti discorsi sull’illegalità e sulle regole "pro domo sua".
Il dibattito sul recupero del Quartiere, l’incontro con l’ARCI, con la Parrocchia di Shangay, e con altre importanti associazioni, tra cui la Comunità di S. Egidio, hanno permesso di condividere un impegno: costruire un Comitato di Quartiere che possa finalmente incalzare l’Amministrazione, avere voce in capitolo sui progetti, far partecipare direttamente la popolazione e i suoi bisogni nell’intera operazione di recupero.
Usciamo dal Poerio, pronti a rientrarci (e stavolta non da soli) se non verrà cambiato registro a favore di più coinvolgimento popolare e delle associazioni e di una maggiore velocità nei tempi dei lavori.
Innanzitutto, occorre che si convochi subito il consiglio di circoscrizione aperto promesso da tempo sui problemi del rione.
Tra le molte cose che lasciamo in eredità con l’occupazione, oltre ad un'esperienza forte di condivisione, c’è la pulizia del giardino dalle sterpaglie e dalla spazzatura. Sarebbe già un atto incoraggiante se si permettesse al quartiere di cominciare intanto a godere di questi spazi aperti, in attesa della riapertura dell’immobile.

Livorno, 06 ottobre 2009

PRC e PDCI – Fed. di Livorno

martedì 6 ottobre 2009

Lo scudo fiscale è diventato legge

La Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge cosiddetta Scudo Fiscale, inserito nel piano anticrisi e fortemente voluta dal governo di destra, così fortemente voluto a tal punto che è stata posta la fiducia.
Lo scudo , a detta del governo, prevede tra l'altro il rientro in Italia di capitali finora giacenti nei cosiddetti "paradisi fiscali" dopo pagamento di una penale pari al 5% dell'importo totale.
Come molti sanno, ma evidentemente non il governo che continua a negarlo, la maggioranza di questi capitali è di dubbia provenienza ed in gran parte frutto di proventi di azioni mafiose.
E l'opposizione parlamentare che fà?
Se ne stà a casa.
Infatti 22 parlamentari pd,6 udc e 1 IdV non si sono presentati in aula (insieme a circa 20 deputati pdl), dove il vosto finale ha visto prevalere il sì con uno scarto di 20 voti.
Quindi le assenze specialmente dei deputati pd sono state decisive.
Che ci sia dietro un inciucio?
Di solito a pensar male si fà peccxato, ma spesso ci si indovina.
Dal pd si sono difesi dicendo che la metà dei deputati assenti era a casa per malattia, quindi contando anche quelli non presentatisi senza valido motivo, la legge sarebbe passata uguale.
Bella scusa.
In questo caso non ci devono essere assenti, per il rispetto delle persone oneste e che pagano le tasse, che anche in questo caso risultano i più penalizzati.
E berlusconi la chiama sinistra.
Per noi è solo un appendice (o brutta copia a seconda di come si voglia chiamare) del suo partito.
Se si pensa che l'unica opposizione è quella dell'IdV (che non è un partito di centrosinistra) siamo messi maluccio.
L'udc non si conta.
E' uscita dalla porta del centrodestra, ma spera di rientrarci dalla finestra.
Si sà che i vecchi dc senza poltrona non ci sanno stare.
Gente, riflettete prima che sia troppo tardi.
Un consiglio a voi che votate pd.
Il 25 ottobre andate ad una delle tante sagre che si trovano a giro per la nostra Italia e lasciate deserte le primarie.
Tanto il rispetto che hanno verso di voi l'avete visto con questa votazione. Meno di zero.

Poerio occupato.

Rifondazione Comunista, con in primo piano la sezione di Shangay ed i Giovani Comunisti, ed i Comunisti Italiani, hanno dato vita ad una iniziativa di tre giorni in Piazza Fratelli Bandiera, nel cuore del quartiere Shangay.
Iniziativa che ha avuto come evento clou l'occupazione dell'ex scuola Poerio, abbandonata da circa due anni.
Tale struttura, dopo essere stata "sostituita" dalla moderna costruzione in via Stenone, doveva accogliere nei suoi locali, il vicino Circolo Arci (ossia la Casa del Popolo) ed altre associazioni, tra cui quella dei musicisti.
Doveva essere aperta entro i primi 100 giorni di mandato del sindaco cosimi, come da lui promesso, ma tale cosa non è avvenuta.
Anzi, la scuola è stata abbandonata a se stessa e lasciata in balia del degrado e della sporcizia.
Così i due partiti della sinistra antagonista (su segnalazione dei compagni di Shangay), hanno deciso di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica occupando la struttura.
Da segnalare che la struttura è in buono stato, avrebbe bisogno di pochi ritocchi (una bella verniciata e la sostituzione di alcune serrande e degli scalini dell'ingresso) in quanto è stata ristrutturata poco prima di essere abbandonata.
Esistono tra l'altro una stanza adibita a laboratorio computer, dotata di router (detto anche armadio di rete) e di attacchi per le postazioni pc.
I soffitti hanno tutti un controsoffistto dove sono stati inseriti i faretti per l'illuminazione.
E' presente un ascensore funzionante, ma la cosa che fà più rabbia è che le forniture di luce ed acqua non sono mai state disdette.
La scuola è stata quindi ripulita ed il prato della pineta tagliato, dando così al Poerio un aspetto decoroso.
E' stata organizzata una tre giorni dove ci sono stati incontri sui più disparati temi di attualità, concerti, musica, cene popolari ed un bar con birra e bevande cubane.
La partecipazione della gente, specialmente quella del quartiere è stata significativa, in particolare il secondo giorno quando si è tenuto il concerto dei Licantropi.
Ed era uno dei principali obiettivi che aveva l'organizzazione, ossia quello di coinvolgere più persone possibile così da attirare l'attenzione dei media e delle istituzioni.
"Attenzione" che è sfociata in dure critiche, subito respinte al mittente, da parte del presidente della circoscrizione 1, appoggiata dal suo partito, il pd, che diceva che l'atto messo in pratica da Rifondazione e Comunisti Italiani era illegale e che tali partiti dovevano rispettare le regole che questa amministrazione comunale cerca di mettere.
Regole che dovrebbero essere rispettate da loro in primis, visto le decisioni importanti che prendono a livello locale, senza consultare la popolazione (es. referendum per l'offshore)ed a livello nazionale con le assenze ingiustificate alla Camera dei Deputati per l'importante votazione sullo scudo fiscale, diventato legge proprio a cusa delle defezioni di deputati pd.
Passando ai media, il Corriere di Livorno ha dato ampio spazio all'iniziativa con articolo e foto, mentre il tirreno ha parlato si dell'iniziativa, ma nell'articolo si è accennato più alle critiche mosse da pd e presidente della circoscrizione che alla sostanza politica dell'evento stesso.
Un pò come fà emilio fede nei suoi tg nei confronti di berlusconi.
Che il tirreno sia diventato l'organo di stampa ufficiale del pd, al posto dell'Unità?
Comunque, alla fine della tre giorni, i compagni di RC e PdCI hanno abbandonato il Poerio (lasciandolo meglio di come l'avevano trovato) per loro volontà, con la promessa però di tornare se il sindaco non mantiene quella di riaprirlo.
A corredo i link a due articoli di Senza Soste sull'evento.
http://www.senzasoste.it/la-mia-citt-/shangai-rifondazione-occupa-lex-scuola-poerio-basta-prom.html
http://www.senzasoste.it/la-vostra-voce/comunicato-del-mal-sulloccpazione-del-poerio.html

PS. Le iniziali minuscole di certi nomi di persone, partiti e giornali sono puramente volute, in quanto questi soggetti non meritano il rispetto delle persone visto come trattano le persone stesse.

lunedì 5 ottobre 2009

Direttivo circolo

Per il giorno 29 settembre, alle ore 18, presso la sede del circolo in Via di Salviano, è convocato il direttivo del circolo.
Si prega di non mancare.