mercoledì 30 settembre 2009

Manifestazione lavoratori

MANIFESTAZIONE
giovedì 1° ottobre alle ore 10:30
ritrovo davanti ai presidi Giolfo e Calcagno ed Ex Delphi
in Piazza del Municipio

venerdì 25 settembre 2009

Internet senza censura

Car* tutt*
In questi giorni, nel nostro Parlamento, si sta architettando un attacco diretto alla libertà di espressione e di parola su Internet. Con la proposta di legge Pecorella (il famoso avvocato di Berlusconi) approdata in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, si vogliono estendere le strette norme che regolano l'editoria cartacea anche “ai siti internet aventi natura editoriale”. Questo potrebbe voler dire una vera e prorpia censura ad ogni forma di controinformazione presente nella rete ed all'intera blogosfera in generale.
Dobbiamo impedirlo!
all'indirizzo http://firmiamo.it/internetsenzacensura troverete una petizione da firmare,
mentre all'indirizzo http://www.pdcitv.it/wp/?p=161 c'è una mail di protesta da inviare alla Presidente della Commissione Giustizia, On. Giulia Bongiorno.
Vi preghiamo di diffondere ai vostri contatti questa mail, affinchè il maggior numero di persone possa aderire alla protesta.
Insieme possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce.
Aderite!

mercoledì 23 settembre 2009

Convocazione segreteria

Per il giorno 29 settembre, alle ore 18, presso la sede del circolo in Via di Salviano, è convocata la segreteria del circolo.
Si prega di non mancare.

lunedì 21 settembre 2009

mercoledì 16 settembre 2009

Benvenuti sul set della Fiction di Onna

Non si sono fatte attendere le repliche da parte di chi ha operato sul campo in Abruzzo, in questi mesi del dopo-terremoto.
Pubblico di seguito una lettera ricevuta via mail, del responsabile della Protezione Civile di Orvieto, in Abruzzo dal 6 aprile, giorno del terremoto, di stanza presso il COM 5 di Paganica, paese dimenticato dalle istituzioni.

"Benvenuti sul set della Fiction di Onna
Tempera (AQ), 15/09/2009
Milioni di telespettatori assisteranno questa sera alla Fiction "Porta a Porta ad Onna".
Da 48 ore tutte le forze della Protezione Civile sono impegnate nel set cinematografico dove il protagonista Silvio Berlusconi
sarà il principale ed unico "attore" del film della ricostruzione dell´Abruzzo terremotato.
250 persone lavorano da giorni ininterrottamente nel cantiere della rinascita,
250 persone in barba ad ogni norma sulla sicurezza sono impegnati nel terminare vialetti, mettere piante, fiori alle finestre,
montare mobili, lucidare finestre e porte, con maniacale cura pensare anche al centrino del tavolo, al frigorifero con bottiglia
inaugurale nella casa della nuova Onna.
I veri protagonisti di questa opera, i trentini realizzatori, gli umbri progettisti, la Croce Rossa finanziatrice delle casette spariranno
d´incanto per far posto al protagonista assoluto Silvio Berlusconi con il fedele Bruno Vespa e forse, quale comparsa di rilievo,
Guido Bertolaso la vera mente del post terremoto abruzzese.
Per far posto a Silvio Berlusconi si posticipano programmi, i telegiornali fanno tam tam mediatico per rappresentare al meglio
le somme opere del leader. Strano che non si sia riusciti a spostare le partite di coppa, forse i diritti sportivi ed i soldi ad essi collegati,
tra pay tv e premi "calcistici" fonte di reddito per il leader non sono "rinviabili".
La spettacolarizzazione dell´evento diventa necessità rispetto alle difficoltà del leader, invischiato tra "escort" instabilità interna alla PDL
per le prese di posizioni di Fini, l´attacco ai giornali ancora critici Unità Repubblica e la "sconvolgente" vicenda del direttore dell´Avvenire
Dino Boffo.
Così, si tenta attraverso Onna e il suo dolore di far dimenticare la reale situazione in cui versa il Paese.
Con il dolore di Onna e la sua rinascita si nasconde anche lo stato reale della condizione dei terremotati abruzzesi in larga parte
ancora nelle tendopoli. A Porta a Porta non si vedranno gli anzianie i bambini alle prese con il primo inverno,
non vedremo lo stato dei centri abitati ancora con le macerie ammassate, con i puntellamenti ancora assenti,
con la situazione economica ferma al 6 aprile. Non vedremo a Porta a Porta i tanti interrogativi, dubbi, lo "sbandamento" delle
popolazioni alle prese con scelte che una volta fatte decideranno del loro futuro. Sistemazione autonoma? Abitazioni temporanee?
Attesa delle nuove case in costruzione? Andare in albergo? E poi, la vera ricostruzione quando partirà?
Dubbi domande alle quali forse risponderà Bertolaso dispensando quintali di "valium" rassicuranti,
"entro dicembre avranno tutti un tetto, entro primavera si realizzeranno le case che mancano ancora.
A Porta Porta nessuno spiegherà quanto sia costata questa lunga emergenza nelle tendopoli, 1 milione di euro al giorno,
oltre 240 milioni spesi ad oggi per gli alberghi, e altre cifre iperboliche per esercito, vigili del fuoco volontari impegnati da 6 mesi
nella più grande "operazione" di spettacolarizzazione mediatica del terremoto. Miglia di volontari impegnati in prima persona a
cercare di dare risposte e sollievo alla popolazione, i veri protagonisti di questo terremoto sono resi invisibili o al massimo relegate
a comparse "colorate" nella scenografia del fedele Bruno Vespa.
L´inverno incombe, i problemi restano nella loro drammatica realtà e non sarà una fiction a reti unificate a rimuoverla.
Ci vorrebbe uno scatto d´orgoglio di una opposizione che non c´è, anche questa è drammatica realtà non fiction.
Isolati, solo alcuni cittadini di Tempera e Castelnuovo hanno provato a far sentire la loro voce il loro dissenso,
striscioni e slogan lontani dal set della Fiction, il fedele Bruno Vespa non li inviterà di certo in studio, il leader non sopporta la distonia.

G. Santelli
Protezione Civile di Orvieto"
Aggiungo anche le foto allegate alla mail.


martedì 15 settembre 2009

Arrivano le case in Abruzzo, ma non sono quelle promesse da Berlusconi

Stasera, con una cerimonia solenne trasmessa in diretta da "Porta a Porta", verranno consegnate le prime 94 case prefabbricate agli abitanti di Onna, uno dei paesi più colpiti dal terremoto di Aprile.
Tutti ad osannare il governo, che comunque ci pensa da solo a farsi pubblicità, con proclami e trasmissioni televisive che ne impediscono altre (infatti Ballarò non andrà in onda, alla faccia della libertà di informazione), ma nessuno che dice, perlomeno quei personaggi filogovernativi, che quelle case non sono le ville promesse da Berlusconi, ma case prefabbricate fornite dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con la Protezione Civile e la Croce Rossa.
Questa notizia è stata nascosta per molto tempo e solo ora, a poco dalla consegna è venuta fuori, ma non nei canali ufficiali dell'informazione, ossia le televisioni ed i giornali, bensì da l'unico canale infornmativo ancora libero, ossia internet.
Intervistato al Festival della Salute a Viareggio, D'Alema dice che non guarderà Porta a Porta (meglio tardi che mai) e attacca il governo e Berlusconi sulle case, che sono state fornite dalla Croce Rossa e dalla Provincia Autonoma di Trento invece che dal governo stesso, che tra l'altro aveva promesso delle ville e non misere case.
Lo stesso Berlusconi, continua D'Alema, deve fornire la lista degli abruzzesi da lui ospitati in questo periodo, nelle sue ville.
Anche Franceschini, leader PD, ha deciso di non partecipare a Porta a Porta.
A proposito della trasmissione di Vespa, ignobile il comportamento del conduttore e dei vertici Rai, che per omaggiare il governo (sarebbe meglio dire "leccarli il culo") e farli da cassa di risonanza politica, oscura programmi scomodi, ad esempio "Ballarò", che tra l'altro aveva già in programma la diretta da Onna, su reti scomode, Rai Tre, l'unica ancora (speriamo per molto tempo) in grado di fornire un'informazione equa.
A margine, da segnalare che in questi giorni a Stagno, frazione di Collesalvetti, Livorno, si è tenuta la 17a sagra del tartufo di Cave (AQ), festa tipica del paese abruzzese, ma che a causa del terrmoto, il terreno dove si svolge la festa è occupato dalla tendopoli, non è stato possibile svolgere in quella sede.
Così, gli abitanti di Stagno, gemellati con Cave proprio dopo il terremoto, (in quel paese operavano i soccorritori della Pubblica Assistenza di Collesalvetti e Stagno), hanno deciso di fare la festa nel proprio territorio.
Festa riuscitissima, visto l'alto numero di presenze di visitatori.
In nome della solidarietà fra popolo e alla faccia di vuote manifestazioni fatte per ostentare il nulla che è stato fatto.

venerdì 11 settembre 2009

11 Settembre 1973 - 11 Settembre 2001, Così simili, così diversi.

Ricorrono oggi, due fatti funesti della nostra storia.
In questi giorni ricorre il 36° anniversario della caduta del governo di Salvador Allende (e la sua morte) e l'inizio di 17 anni di dittatura fascista filo-americana.
L'11 settembre fù il giorno in cui Allende tenne il suo ultimo discorso prima di essere deposto ed ucciso, a Radio Magallanes.
L'altro 11 settembre è caratterizzato dal crollo delle Torri Gemelle (il World Trade Center) causato dall'attacco terroristico di Al-Qaeda, dello sceicco Osama Bin Laden, fino a poco tempo prima, in buonissimi rapporti economici con la famiglia Bush.
Ma cosa hanno in comune questi "11 settembre"?
Certamente il ruolo degli USA.
Sia nel primo che nel secondo "11 settembre" sono i mandanti, la regia occulta dell'assassinio di Allende prima, e della strage delle Torri dopo.
Con la differenza che nel 2001, grazie ad un opinione pubblica manipolata grazie anche all'eccezionalità dell'evento, sono riusciti a passare dalla parte dei "giusti".
Basta vedere il film-accusa di Michael Moore "Fahrenheit 9/11" dove si raccontano gli accordi economici tra i Bush ed i Bin Laden, nonchè si raccontano i motivi di questa strage.
Da considerare anche i video amatoriali e di inchiesta, che si trovano nella rete, dove si parla anche della disorganizzazione dei soccorsi.
Di seguito i link per due video, uno in cui si ascolta l'ultimo discorso di Salvador Allende al Cile, e l'altro alcuni particolari sulla mancata fuga delle persone dalla seconda torre.




mercoledì 9 settembre 2009

Fiaccolata in ricordo di Marcello Lonzi


VENERDI’ 11 SETTEMBRE 2009
LIVORNO

con la presenza di
Maria Ciuffi, mamma di Marcello

Ritrovo : Livorno, Piazza della Repubblica ore 20.30

Partenza : Ore 21

Percorso :
Via Grande, Piazza Grande, Via Pieroni, Piazza del Municipio, Via San Giovanni

Termine :
Piazza dell’Unità d’Italia per essere ricevuti dal Prefetto

Partecipa la
Senatrice Haidi Giuliani


martedì 8 settembre 2009

Continua la lotta Delphi

Secondo giorno del presidio

Presidio Delphi

7 settembre 2009


Oggi come promesso i Lavoratori della Azienda Livornesi Delphi hanno allestito il presidio permanente davanti al Comune. Voglio ricordare che la Delphi ex costola della SPICA insieme alla TRW Italia, aveva 400 dipendenti, il sindacato e l’amministrazione continua a ripetere di 150 posti di lavoro a rischio, la verità e che molti dipendenti si sono arrangiati da soli, altri invece sono stati collocati in altre aziende come la TRW Italia, Pierburg, e altre. Dobbiamo considerare che tutte le aziende del nostro territorio da anni continuano a tagliare posti di lavoro, quindi i lavoratori che dalla Delphi sono stati integrati in altre aziende non fanno aumentare l’occupazione. Questo significa che per prendere 10 operai Delphi prima l’azienda ne a mandati 20 in mobilità. Totale, la Delphi rimane con 400 posti di lavoro in meno sul nostro territorio.

Registrazione, Lavoratori Delphi con le OSS e Sindaco Cosimi




sabato 5 settembre 2009

Se questa non è censura....

In questi giorni sono accaduti dei fatti che in uno Stato normale e libero, quindi non l'Italia, avrebbero fatto gridare allo scandalo e alla censura.
Ma quano questi fatti riguardano il presidente del consiglio ed appunto l'Italia, nessuno si scandalizza, nessuno protesta.
Il primo fatto riguarda la censura che Rai e Mediaset (le televisioni di Berlusconi) hanno praticato nei confronti del trailer del film "Videocracy", pellicola che parla dell'Italia Berlusconiana, dove conta apparire e meglio è se si fà in televisione.Questo film parecipa alla mostra del film di Venezia, ma no nella categoria principale, ma nelle due sezioni autonome.
Il secondo fatto è l'attacco del direttore de "il Giornale" (di proprietà della famiglia Berlusconi), Vittorio Feltri nei confronti del direttore del quotidiano "L'Avvenire" legato a doppio filo al Vaticano.
Un attacco in piena regola dove viene pubblicato "un dossier" che accuserebbe il direttore dell'Avvenire, Boffo.
Diciamo accuserebbe perchè questo "dossier" è poco più di una velina informativa della Questura e nient'altro.
Comunque, Berlusconi e soci hanno ottenuto quello che volevano, ossia le dimissioni di Boffo, che, si mormora sia stato "invitato" a tale gesto dal Vaticano, per evitare ripensamenti da parte del governo italiano sul testamento biologico.
Il terzo fatto è la richiesta da parte di Berlusconi, di due milioni di euro nei confronti del giornale "L'Unità", reo a suo dire, di averlo danneggiato tenendo una linea editoriale contraria al premier stesso.
La risposta del direttore de L'Unità, Concita De Gregorio, non si è fatta attendere ed è stata molto velenosa.
La De Gregorio ha detto che quello che Berlusconi non può comprare lo fa chiudere.
Un altro fatto di censura, in questo caso meglio di non iformazione, è quello riguardante la visita di Berlusconi in Libia, visita fatta più dal Berlusconi imprenditore (infatti ha acquisito quote del canale satellitare tunisino Nessma) che dal Berlusconi politico e capo del governo.
L'ultimo fatto non riguarda la stampa ma direttamente esponenti del PdL, come in questo caso il sindaco di Castiglion della Pescaia, nonchè parlamentare Pdl, Monica Faenzi.
Quest'ultima si è resa protagonista di un ricatto in piena regola e di un fatto che rasenta il ridicolo.
Durante la premiazione del Palio di Castiglione, l'equipaggio vincitore si è presentato sul palco con delle maglie rosse raffiguranti Berlusconi contornato dal segnale di divieto.
Subito l'allenatore ha provato a gettare acqua sul fuoco delle polemiche dicendo che si trattava di uno scherzo nei suoi confronti (è del PdL), ma il sindaco ha minacciato la sospensione dei fondi al Palio se questi ragazzi non venissero radiati a vita dal Palio stesso.
Se questi fatti non rappresentano censura....
Alcuni articoli in merito alle vicende trattate.:


"La Rai rifiuta il trailer di Videocracy: "E' un film che critica il governo" Anche da Mediaset no allo spot del film che racconta l'ascesa delle tv di Berlusconi. La tv di Stato esigeva un contraddittorio per rispettare il pluralismoROMA - Nelle televisioni italiane è vietato parlare di tv, vietato dire che c'è una connessione tra il capo del governo e quello che si vede sul piccolo schermo. La Rai ha rifiutato il trailer di Videocracy il film di Erik Gandini che ricostruisce i trent'anni di crescita dei canali Mediaset e del nostro sistema televisivo."Come sempre abbiamo mandato i trailer all'AnicaAgis che gestisce gli spazi che la Rai dedica alla promozione del cinema. La risposta è stata che la Rai non avrebbe mai trasmesso i nostri spot perché secondo loro, parrà surreale, si tratta di un messaggio politico, non di un film", dice Domenico Procacci della Fandango che distribuisce il film. Netto rifiuto anche da parte di Mediaset, in questo caso con una comunicazione verbale da Publitalia. "Ci hanno detto che secondo loro film e trailer sono un attacco al sistema tv commerciale, quindi non ritenevano opportuno mandarlo in onda proprio sulle reti Mediaset".A lasciare perplessi i distributori di Fandango e il regista sono infatti proprio le motivazioni della Rai. Con una lettera in stile legal-burocratese, la tv di Stato spiega che, anche se non siamo in periodo di campagna elettorale, il pluralismo alla Rai è sacro e se nello spot di un film si ravvisa un critica ad una parte politica ci vuole un immediato contraddittorio e dunque deve essere seguito dal messaggio di un film di segno opposto."Una delle motivazioni che mi ha colpito di più è quella in cui si dice che lo spot veicola un "inequivocabile messaggio politico di critica al governo" perché proietta alcune scritte con i dati che riguardano il paese alternate ad immagini di Berlusconi", prosegue Procacci "ma quei dati sono statistiche ufficiali, che sò "l'Italia è al 67mo posto nelle pari opportunità"".A preoccupare la Rai sembra essere questo dato mostrato nel film: "L'80% degli italiani utilizza la tv come principale fonte di informazione". Dice la lettera di censura dello spot: "Attraverso il collegamento tra la titolarità del capo del governo rispetto alla principale società radiotelevisiva privata", non solo viene riproposta la questione del conflitto di interessi, ma, guarda caso, si potrebbe pensare che "attraverso la tv il governo potrebbe orientare subliminalmente le convinzioni dei cittadini influenzandole a proprio favore ed assicurandosene il consenso". "Mi pare chiaro che in Rai Videocracy è visto come un attacco a Berlusconi. In realtà è il racconto di come il nostro paese sia cambiato in questi ultimi trent'anni e del ruolo delle tv commerciali nel cambiamento. Quello che Nanni Moretti definisce "la creazione di un sistema di disvalori"".Le riprese del film, se pure Villa Certosa si vede, è stato completato prima dei casi "Noemi o D'Addario" e non c'è un collegamento con l'attualità. Ma per assurdo, sottolinea Procacci, il collegamento lo trova la Rai. Nella lettera di rifiuto si scrive che dato il proprietario delle reti e alcuni dei programmi "caratterizzati da immagini di donne prive di abiti e dal contenuto latamente voyeuristico delle medesime si determina un inequivocabile richiamo alle problematiche attualmente all'ordine del giorno riguardo alle attitudini morali dello stesso e al suo rapporto con il sesso femminile formulando illazioni sul fatto che tali caratteristiche personali sarebbero emerse già in passato nel corso dell'attività di imprenditore televisivo"."Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re - dice Procacci - Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come "Viva Zapatero" o a "Il caimano", che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l'Italia è cambiata".Maria Pia Fusco tratto da http://www.repubblica.it/(27 agosto 2009)"

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=31345ab18fb0c03a

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=10b54a60d62ccea6

A chiusura metto questo video dove si parla della vittoria legale di Luttazzi contro Berlusconi, Fininvest, Mediaset e Forza Italia, che lo denunciarono per diffamazione.
Ma il fatto ahiloro, non sussiste.
Grande Daniele.
http://www.youtube.com/watch?v=JvsFD4UHFqA

Il Livorno ad Adana (Turchia), un sogno che si realizza




Sembrerà anche strano, ma Livorno, con la sua storia, i suoi valori e la sua squadra di calcio è un punto di riferimento per tante tifoserie, in particolar modo estere, a tal punto che i tifosi dell'Adanademispor, squadra della serie B turca, attratti dal "fenomeno" Livorno, hanno organizzato loro stessi un'amichevole tra la loro squadra ed il Livorno ed hanno così "imposto" alla dirigenza questa partita, quando appunto tutto era organizzato.

Per i compagni turchi questo è un sogno che si avvera, perchè il Livorno per loro rappresenta la squadra del popolo, che lotta contro il potere e contro il calcio moderno.
Il loro idolo non poteva che essere Cristiano Lucarelli, ma anche la curva nord rappresenta un esempio (specialmente politico) da seguire.
A dir poco commovente è stata la festa che i tifosi e compagni di Adana, città che vive delle acciaierie, hanno riservato ai giocatori ed al gruppo di tifosi livornesi.
http://www.alelivorno.it/
Qui potrete leggere degli articoli di Aldo ed Ivano Pozzi che parlano di questo evento.
http://www.youtube.com/watch?v=1tCiHwmRNBo
Questo è il video della festa riservata ai livornesi al loro arrivo.
Da aggiungere che altri tifosi di sinistra, provenienti da Istambul, Ankara e Izmir, hanno raggiunto Adana per salutare la squadra ed i tifosi amaranto.
Le foto sono tratte da:

mercoledì 2 settembre 2009

Sabato 5 settembre ultima tombolata in Piazza Garibaldi

locand_ultima_grigia.jpgSABATO 5 SETTEMBRE ULTIMA INIZIATIVA ESTIVA EL CHICO MALO

ORE 20:30 CENA
POPOLARE IN PIAZZA GARIBALDI 10,00 EURO

ORE 22:00 TOMBOLATA LIVORNESE
RICCHI
PACCHI PREMI ALIMENTARI

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TORTELLINI AL POMODORO
FRITTATE DI VERDURE
MISTE
CECI E POMODORI
PESCHE DOLCI


PRONOTARE GRAZIE AL 349 5809794