COSTRUIAMO UNA RETE EUROPEA DI OPPOSIZIONE
La vicenda di Pomigliano è emblematica dell'idea di fuoriuscita dalla crisi economica e sociale che ha il padronato: continuare sulla strada della competività internazionale giocata tutta sul costo del lavoro, comprimendo ulteriormente diritti e salari dei lavoratori, usando il ricatto della perdita di occupazione. (...) La Fiat chiede ai lavoratori di mettere nelle mani dell'impresa il proprio tempo e la propria dignità come unica possibilità per continuare a produrre e lavorare. Una versione, anche peggiore, della direttiva orario bocciata dal Parlamento europeo. Contemporaneamente, proponendo alle organizzazioni sindacali un testo non emendabile, di fatto la Fiat annulla il ruolo contrattuale del sindacato e il valore della rappresentanza collettiva dei lavoratori. Imporre le scelte padronali a Pomigliano e cambiare l'art.18 con il collegato al lavoro, modificare l'art.41 della Cost., vogliono raggiungere un unico obiettivo: la rinuncia al conflitto in favore dell'assoluto primato dell'impresa. Arrivando a mettere in discussione diritti costituzionali, e perciò indisponibili. Di fatto la Fiat vuole riscrivere la costituzione e cancellare il contratto nazionale, ed è gravissimo che ministri della Repubblica l'appoggino in ciò. In questo contesto la scelta della Fiom di non aderire al testo proposto dalla Fiat è un atto coraggioso di resistenza che va sostenuto e non isolato, perché in gioco c'è non solo il futuro dello stabilimento di Pomigliano ma il futuro delle condizioni di vita degli europei. Per questo ci rivolgiamo agli intellettuali, ai parlamentari, ai sindacalisti europei perché costituiscano una rete di opposizione alla ineluttabilità della via di uscita dalla crisi proposta dal nuovo capitalismo. Può nascere così uno spazio di discussione europeo capace di contrastare le politiche di dumping sociale tra gli stessi paesi della Ue.
Titti Di Salvo; Piero Di Siena; Roberta Fantozzi; Silvia Garambois; Alfonso Gianni; Betti Leone; Orazio Licandro; Roberto Musacchio; Gianni Pagliarini; Gianpaolo Patta; Rosa Rinaldi; Augusto Rocchi; Aldo Tortorella; Mario Tronti; Giorgio Mele; Francesco Garibaldo; Piergiovanni Alleva
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