Noi, donne e uomini, lavoratori, precari , disoccupati, persone comuni aderiamo alla manifestazione nazionale promossa dalla FIOM-CGIL per il 16 ottobre.
La cancellazione del contratto nazionale di lavoro (che nei fatti lascerà più soli e deboli i lavoratori schiacciati dagli interessi delle aziende), lo smantellamento della scuola pubblica (tendente a riproporre una selezione di classe nella formazione della futura classe dirigente del nostro paese) non sono che l’esplicitazione plastica dell’attacco concentrico alla Costituzione Repubblicana e Antifascista, per un lunghissimo periodo attuato sul terreno istituzionale e della democrazia politica (svilimento del ruolo del Parlamento e delle assemblee elettive, leggi sostanzialmente maggioritarie, bipolarismo-bipartitismo..) ed oggi portato con una violenza senza precedenti sul terreno sociale ed economico.
E’ il piano della P2 di Licio Gelli che rischia di concretizzarsi!
Occorre agire subito, occorre trasformare il 16 Ottobre in una grande manifestazione di popolo, in una risposta forte ai padroni e al governo, per contrastare il tentativo di spazzare via il sindacato riducendolo a supino garante della pace sociale e delle ragioni dell’impresa, per rimettere al centro della azione politica i principi e i valori della nostra Costituzione.
Una manifestazione che riunifichi, anche simbolicamente, e dia sbocco alle tante lotte ( non solo dei metalmeccanici ) e ai tanti conflitti (come quelli nella scuola) che, nel tempo duro della crisi, si sono attivati.
Che impedisca l’arcaico scambio tra diritti e lavoro. Che affermi l’inderogabilità di leggi e contratti.
Che riaffermi la democrazia nei luoghi di lavoro e la validazione democratica, da parte dei lavoratori, di contratti ed accordi, consapevoli del fatto che senza democrazia nei luoghi di lavoro non c’e democrazia nel Paese.
La distruzione dei diritti del lavoro comporta la distruzione dei diritti di tutti.
Oggi la FIOM-CGIL rappresenta uno dei punti più avanzati del conflitto democratico e sociale in corso nel paese. Non è infatti un caso che FEDERMECCANICA, CONFINDUSTRIA e Marchionne concentrino lì il loro furibondo attacco.
Per questo è il momento di stringerci intorno alla la FIOM-CGIL per dare, anche tramite il nostro appoggio, legittimità e sostegno alla sua azione rivendicativa e di difesa intransigente e limpida dei principi fondamentali previsti dalla Carta Costituzionale.
La cancellazione del contratto nazionale di lavoro (che nei fatti lascerà più soli e deboli i lavoratori schiacciati dagli interessi delle aziende), lo smantellamento della scuola pubblica (tendente a riproporre una selezione di classe nella formazione della futura classe dirigente del nostro paese) non sono che l’esplicitazione plastica dell’attacco concentrico alla Costituzione Repubblicana e Antifascista, per un lunghissimo periodo attuato sul terreno istituzionale e della democrazia politica (svilimento del ruolo del Parlamento e delle assemblee elettive, leggi sostanzialmente maggioritarie, bipolarismo-bipartitismo..) ed oggi portato con una violenza senza precedenti sul terreno sociale ed economico.
E’ il piano della P2 di Licio Gelli che rischia di concretizzarsi!
Occorre agire subito, occorre trasformare il 16 Ottobre in una grande manifestazione di popolo, in una risposta forte ai padroni e al governo, per contrastare il tentativo di spazzare via il sindacato riducendolo a supino garante della pace sociale e delle ragioni dell’impresa, per rimettere al centro della azione politica i principi e i valori della nostra Costituzione.
Una manifestazione che riunifichi, anche simbolicamente, e dia sbocco alle tante lotte ( non solo dei metalmeccanici ) e ai tanti conflitti (come quelli nella scuola) che, nel tempo duro della crisi, si sono attivati.
Che impedisca l’arcaico scambio tra diritti e lavoro. Che affermi l’inderogabilità di leggi e contratti.
Che riaffermi la democrazia nei luoghi di lavoro e la validazione democratica, da parte dei lavoratori, di contratti ed accordi, consapevoli del fatto che senza democrazia nei luoghi di lavoro non c’e democrazia nel Paese.
La distruzione dei diritti del lavoro comporta la distruzione dei diritti di tutti.
Oggi la FIOM-CGIL rappresenta uno dei punti più avanzati del conflitto democratico e sociale in corso nel paese. Non è infatti un caso che FEDERMECCANICA, CONFINDUSTRIA e Marchionne concentrino lì il loro furibondo attacco.
Per questo è il momento di stringerci intorno alla la FIOM-CGIL per dare, anche tramite il nostro appoggio, legittimità e sostegno alla sua azione rivendicativa e di difesa intransigente e limpida dei principi fondamentali previsti dalla Carta Costituzionale.