Basta tagli alla scuola e al sociale. Basta spese militari e parate nostalgiche come quella di El Alamein. Basta criminalizzare il dissenso operaio.
Sabato 23 ottobre ci sarà come ogni anno a Livorno la parata militare dei nostalgici di El Alamein con corredato il solito sfoggio di armi da guerra e strumenti di morte alla Rotonda d’Ardenza.
Tutto ciò in una fase in cui la situazione economica e le scelte del governo stanno distruggendo la vita delle fasce più deboli e più povere della popolazione. L’attacco alla scuola pubblica e agli operai metalmeccanici sono solo la punta dell’iceberg. Nella scuola miliardi di euro di tagli causano la perdita di posti di lavoro, classi sempre più numerose, edifici scolastici sempre meno sicuri, percorsi di studio sempre meno completi e sempre più asserviti agli interessi del governo e dei padroni. Mentre chiudono le fabbriche, gli operai sono ricattati dal “modello Pomigliano” ed il mondo politico non trova di meglio che chiamarli terroristi. Intanto il Parlamento si appresta a far passare la legge sul “collegato lavoro” che abolisce di fatto, per via indiretta, l’articolo 18.
Ci dicono che mancano i soldi, ma i soldi ci sono! In 3 anni infatti sono stati spesi 29 miliardi di euro per acquistare cacciabombardieri F-35 e altri aerei ed elicotteri da guerra. Intanto a Pisa è in progetto un mega hub militare che amplierà l'aeroporto militare facendone un hub in grado di movimentare fino a 30.000 militari al mese, perfettamente equipaggiati.
In una tale situazione i poteri forti e le istituzioni hanno deciso di marciare insieme cercando di reprimere ogni dissenso, sia esso contro la guerra e le pazzesche spese militari che si porta dietro, sia esso contro il golpe di Cisl e Uil insieme a Federmeccanica sul contratto dei metalmeccanici. E ciò è ancora più accentuato in quelle realtà, come Livorno, dove la crisi picchia duro. Lo dimostrano le strumentalizzazioni portate avanti dopo i fischi della curva nord nei minuti di raccoglimento per i soldati morti in Afghanistan come il violento attacco subito dagli operai che hanno protestato con un lancio di uova davanti a Confindustria e alla Cisl. La risposta del sindaco in prima persona è stata chiara: condanna e scomunica politica per tutti coloro che non sono allineati a fronte di una rinnovata strategia comune con Folgore e soprattutto con Confindustria, come dimostra anche l’assecondamento agli interessi degli industriali con la discarica del Limoncino e il secondo rigassificatore di Rosignano.
La parata nostalgica organizzata dalla Brigata Paracadutisti Folgore per il 23 ottobre oltre a commemorare la guerra nazifascista, sarà la celebrazione della rapina quotidiana nei confronti dei lavoratori, degli studenti, e delle fasce più deboli della popolazione.
Una assemblea composta da organizzazioni politiche, sindacali e associazioni che quotidianamente operano nel mondo del lavoro, della scuola e del sociale si è riunita mercoledì 6 ottobre ed ha deciso di organizzare un corteo cittadino per sabato 23 ottobre. Una manifestazione che possa dare una risposta chiara decisa a questi ultimi eventi.
Invitiamo dunque lavoratori, studenti, precari, disoccupati, pacifisti e tutti coloro che si sono stancati di pagare la crisi a fronte di sperperi militari e aumento dei profitti di pochi, a scendere in piazza insieme a noi
23 OTTOBRE CORTEO PIAZZA GARIBALDI – ORE 15:30
COMITATO PROMOTORE CORTEO 23 OTTOBRE
Adesioni arrivate fino ad oggi: APPL (Assemblea Permanente per la Partecipazione a Livorno), Associazione Don Nesi Corea, Cittadini ecologisti, Collettivo Anarchico-Libertario, Collettivo Universitario Livornese, Comitato di lotta per il diritto al lavoro, Comitato No Offshore, Confederazione Cobas, Cp 1921, Csa Godzilla, Federazione Anarchica Livornese, Libera Università Popolare “Alfredo Bicchierini”, Partito Comunista dei Lavoratori, Rete dei Comunisti, Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, Teatrofficina Refugio, Unicobas, Unione Inquilini, Unione sindacale di Base
Articolo tratto da: www.senzasoste.it
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