mercoledì 24 novembre 2010

Giolfo e Calcagno: "La fine". Mercoledì presidio

Mercoledì 24 Novembre dalle 10 alle 12: presidio in piazza del municipio

Giolfo e Calcagno "la Fine"

giolfo_corteoLa stampa ha raccontato , come se fosse una vittoria, la proroga della cassa integrazione per appena un mese fino al 27/12/2010 per i 60 operai della Giolfo e Calcagno.

In realtà quella data segna la fine di ogni nostra speranza, dato che da quel giorno saremo tutti licenziati e senza prospettive lavorative trovandosi in una fascia di età trai 35/55 anni e per la maggior parte donne: in base all'accordo anche in mobilità saremo legati al sito, per un'eventuale ricollocazione, ma siamo consapevoli che non tutti avranno in realtà questa fortuna.

Inoltre siamo stati praticamente ricattati: o accettavamo l’accordo e terminavamo l’assemblea permanente o saremmo stati licenziati subito!
Ci hanno parlato di debiti con le banche da saldare entro il 2010, di pericolo di fallimento, cose non vere smentite da documenti raccolti da noi operai:

Anche se non ci bada nessuno, né tantomeno alcun giudice né creditore né tantomeno curatore fallimentare ha mai sollevato il problema nei Tribunali, A RIGORE IL FALLIMENTO NON PUO’ SUCCEDERE ALLA LIQUIDAZIONE VOLONTARIA. Infatti la messa in liquidazione volontaria (e non quella concorsuale) è una "dichiarazione che con le operazioni di smantellamento dell’azienda la società è in grado di onorare le proprie obbligazioni, e quindi di pagare i propri creditori", ed il Fallimento che ne segue altro non è che "l’autocertificazione di un falsa dichiarazione sociale", che è reato ex artt. 2426 e seguenti del codice civile per qualunque tipo di società, anche di persone.

E allora perché vengono firmati accordi che non portano alcuna soluzione per gli operai ma al contrario vengono concesse agevolazioni all’Azienda per valorizzare il sito (concessioni rinnovate e sistemazione della banchina)

Non ci ha mai abbandonato il pensiero che tutto fosse già scritto: troppi interessi gravano su quel sito che proprio per la sua ubicazione è così appetibile e sembra impossibile che nessuno ne sia interessato.

Molto probabilmente stanno aspettando il MOMENTO GIUSTO!

E il momento giusto sembra che stia per arrivare.

Ma noi continueremo a lottare per riconquistare un diritto che ci è stato tolto,
non per colpa nostra, continueremo a lottare fino all'ultimo giorno per
rimanere visibili e per non essere DIMENTICATI!


Il lavoro è dignità
non è carità


GLI OPERAI GIOLFO E CALCAGNO

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