Il sindaco di Livorno, ALessandro Cosimi, aveva organizzato per venerdì 28 gennaio (giorno dello scipoero nazionale Fiom), un incontro col sindaco di Verona Tosi (Lega ma filo area neo fascista-nazista), suscitando la giusta reazione della sinistra antagonista, l'ultimo baluardo democratico che è rimasto a Livorno.
Questo l'articolo tratto da senzasoste.it:
"E' finito tutto in una bolla di sapone. L'incontro tra il sindaco di Verona e quello di Livorno Cosimi per un dibattito sulla sicurezza è stato rinviato a data da destinarsi per "sopraggiunti impegni" del sindaco di Livorno. Un dibattito che di fatto non era altro che lo sdoganamento e la legittimazione di una forza inesistente a Livorno da parte del sindaco. Infatti sarebbe scesa a Livorno tutta la classe dirigente (?) della Lega regionale più il sindaco leghista più fascista della città più fascista. Una mossa incomprensibile da parte di un sindaco che nel proprio consiglio comunale vanta solo la presenza di un leghista non eletto, cioè che non ha fatto altro che migrare dal PdL (ex An) alla Lega. Un fatto tra l'altro quasi comico visto che il suddetto consigliere, Ghiozzi, militava fino a pochi giorni fa nel circolo "Patria e Identità" del PdL. Uno che passa dalla patria e l'identità al secessionismo padano fa già capire lo spessore e l'opportunismo dell'operazione.
Sulla Nazione di ieri tuttavia la Lega Nord ha dato notizia dell'annullamento dell'iniziativa e ha fatto sapere che Cosimi ha detto che in futuro preferirà fare quest'incontro a Verona. Ghiozzi ha commentato che laggiù è quasi inutile perchè problemi di sicurezza non ci sono. Strano, visto che solo un paio di anni fa un ragazzo veronese è stato ucciso da un gruppo di giovani vicini alla destra fascista locale perchè rifiutò di dargli una sigaretta mentre le aggressioni ai gay sono uno sport locale.
Intanto varie componenti del movimento e gli antifascisti si erano organizzati per non far passare sotto silenzio questo evento di cui ad esempio Il Tirreno non aveva proferito parola, ed avevano organizzato un presidio in piazza del Municipio. Ora sembra tutto saltato. Rimane il fatto che nel giorno dello sciopero generale e di quello metalmeccanici un sindaco abbia accettato un simile invito dando legittimità e ospitalità a gente che legittima ed ospitale non è. Probabilmente Cosimi vista la chiusura sempre maggiore di aziende in questa città vorrà sostituire il voto operaio con quello della paura e dell'insicurezza.
Per capire chi è Tosi basta leggere questo comunicato che ne riassume la storia politica e gli aneddoti fra cui il più clamoroso quello di aver messo un fascista a dirigere l'Istituto della resistenza di Verona."
Questo il comunicato di "Livorno Antifascista", che spiega chi è Tosi e che chiamava tutti i soggetti che credono nell'antifascismo a trovarsi sotto al Comune per protestare:
"Apprendiamo con sdegno che venerdì 28 p.v., nelle sale comunali, si terrà una conferenza stampa organizzata da un manipolo di provocatori fascisti che si raccoglie sotto il simbolo della Lega Nord.
La vicenda è particolarmente grave perché per quanto nessuno abbia votato la Lega a Livorno, il passaggio, avvenuto giorni fa, del consigliere Ghiozzi, ex AN eletto nelle file del PDL, da quest’ultimo partito a quello a quello padano, vuole aprire per la prima volta in città, in maniera del tutto vergognosa, le porte agli xenofobi nordisti. Non era un mistero che la veste di leghista è l’ultima con cui vecchi e nuovi fascisti provano ad uscire dalle fogne dove devono stare, per darsi un’agibilità politica illegittima.
Quella di venerdì è l’ultima del genere. Promossa da un soggetto politicamente irrilevante se non per la sua incapacità, la conferenza stampa richiamerà soggetti come il sindaco di Verona, Flavio Tosi, noto per essere stato condannato a sospensione da dibattiti pubblici per istigazione a odio razziale, avere frequentazioni con i membri del Movimento Fiamma Tricolore ed i noti tifosi dell’Hellas Verona, e il segretario toscano della Lega, Nord Morganti, quello che vorrebbe vietare l’apertura dei kebabbari nei centri storici toscani.
Non solo xenofobia e odio verso clochard, ma soprattutto un’omofobia che non ha precedenti negli ultimi anni contraddistinguono le crociate condotte in prima persona da Flavio Tosi e dai suoi compari di partito. Si ricordi che nella Verona che amministra sono numerosissime le aggressioni quotidiane verso gay e lesbiche. Egli stesso ha partecipato e promosso una via crucis di riparazione contro la giornata del gay pride, con lo slogan «Noi Romeo e Giulietta, voi Sodoma e Gomorra» (che letto nel contesto di questi giorni…). Giornata promossa insieme ad un prete nazista vicino a Priebke.
Respingiamo con determinazione la possibilità che un personaggio del genere abbia agilità politica nella nostra comunità. Pare infatti che dopo la conferenza stampa dell'inesistente Lega Nord livornese, il sindaco Tosi sarà accolto direttamente dal Sindaco Cosimi per un dibattito pubblico sul tema della sicurezza.
E’ inaccettabile che la presenza esclusivamente provocatoria del fascista Tosi venga legittimata dal Sindaco. Nessun dibattito e confronto è possibile con chi si professa razzista, con chi ha sostenuto a più battute la necessità delle ronde, con chi foraggia e giustifica neofascisti nelle loro opera di pestaggi etnici e omofobi per strada.
La presenza di questi fascisti è da interpretarsi del tutto provocatoria e non può essere tollerata dalla nostra comunità. Invitiamo il Sindaco a riflettere sulle conseguenze che questa giornata potrebbe avere. Livorno risponderà con determinazione a questo ennesimo attacco ai valori propri della Resistenza: l'uguaglianza e la solidarietà.
NESSUNO SPAZIO A RAZZISTI E OMOFOBI A LIVORNO
TUTTI E TUTTE IN PIAZZA PER RIBADIRE CHE LA NOSTRA E’ UNA CITTA’ SOLIDALE E ANTIRAZZISTA
FUORI I FASCISTI DALLE ISTITUZIONI
CONCENTRAMENTO VENERDI’ 28 GENNAIO, ORE 16.30, PIAZZA CIVICA.
LIVORNO ANTIFASCISTA"
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