giovedì 14 aprile 2011

Sequestrato Vittorio Arrigoni

Tratto da: infoaut.org

Vittorio Arrigoni, scudo umano dell'Ism nella Striscia di Gaza, è stato rapito oggi da un gruppo armato salafita che minaccia di ucciderlo se entro 30 ore Hamas non libererà i prigionieri del gruppo detenuti nelle locali galere.

Nel video si vede chiaramente Vittorio malconcio, bendato e ammanettato mentre qualcuno gli tiene la testa per i capelli. Sul viso, tracce di sangue che partono da sotto la benda nera che gli copre gli occhi. Una musica copre il sonoro del video, mentre in sovraimpressione appare una scritta in inglese che recita: «Il popolo di Gaza si dispiace per quello che questi bigotti hanno fatto a Vittorio. Siamo sicuri che sarà presto libero e salvo».

Il video è stato postato oggi su Youtube da «This is Gaza Voice».

Una brutta notizia per il popolo palestinese e quanti da sempre sostengono la sua lotta di liberazione. Vittorio, dal suo sito guerrillaradio.iobloggo.com fornisce quotidiani aggiornamenti dalla Striscia sulle condizioni del popolo palestinese e i continui atti di guerra israeliani.

Durante il massacro dell'operazione "Piombo Fuso" dell'autunno 2009 era stato l'unico italiano a restare in loco a raccontare gli effetti dei bombardamenti israeliani mentrei giornalisti dellla Rai commentavano al sicuro negli studi di Tel Aviv.

Trai suoi ultimi post di ieri commentava le dichiarazioni di Berlusconi di voler fermare la partenza della Freedom Flottilla 2 perché "non lavora per la pace nella regione". Vedremo cosa sarà in grado di fare per permttere la liberazione di Vittorio...

Per intanto, a esprimere la vicinanza a Vittorio e pretenderlo subito libero, sono gli uomini e le donne di Palestina che scrivono migliaia di commenti sui social network condannando "l'atto vergognoso", promettendo di fare del loro meglio per liberare "quest'uomo coraggioso".

Pagina Facebbok per la libertà di Vittorio: http://www.facebook.com/pages/Free-Vittorio-Utopia-Arrigoni-NOW/155151801215898?sk=wall

PEr fare pressioni sulla Farnesina: unita.crisi@esteri.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

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