Roma, 31 marzo 2010
La riunione si è svolta dopo il deposito dei tre quesiti in Cassazione, a cui hanno presenziato oltre
50 persone rappresentanti le diverse reti e associazioni del Comitato promotore, e dopo la riuscita
conferenza stampa di presentazione dei referendum.
La discussione ha dovuto affrontare problemi politici e problemi organizzativi.
In apertura della discussione è intervenuto Claudio Jampaglia dell’ufficio stampa della campagna
per illustrare i contenuti e gli obiettivi del lavoro di comunicazione della campagna referendaria.
Per quanto riguarda le questioni organizzative, la ricca discussione ha prodotto le seguenti
decisioni:
· la campagna di raccolta firme inizierà il 24-25 aprile; a questo proposito, dopo una
discussione con accenti diversi, si è deciso di chiedere un incontro formale con l’ANPI per
proporre loro una sorta di collegamento tra la festa della Liberazione e l’avvio della
campagna per l’acqua pubblica;
· nei prossimi giorni si provvederà alla stampa dei moduli e alla spedizione presso le sedi
regionali; a questo proposito si è fatto appello urgente a tutte le associazioni e reti nazionali,
perché comunichino il prima possibile i propri referenti regionali, da affiancare a quelli già
individuati dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua;
· nei prossimi giorni verrà inviato un primo vademecum sulla vidimazione dei moduli; a
questo proposito, si anticipa che, poiché la data utile per i tre mesi di raccolta firme è quella
della prima vidimazione, occorre che si prendano già contatti con i Tribunali per accordarsi
sulla futura consegna a loro dei moduli da vidimare, indicando loro che la data di
vidimazione della prima parte degli stessi dovrà essere il 22 aprile (che diventa anche data
d’inizio dei tre mesi utili) e organizzarsi per la consegna a tutti i comitati di ogni provincia
nel giorno 23 aprile;
· la campagna, per raggiungere la massima efficacia, è bene che sia decentrata al massimo,
ma che nel contempo funzioni un telaio di coordinamento provinciale e regionale, per
consentire un’adeguata organizzazione di raccolta e verifica delle firme e dei certificati.
Per quanto riguarda i problemi politici, si è discusso di quello che in questi giorni si è venuti a
scoprire (non essendoci stata nessuna comunicazione formale preventiva), ovvero l’annuncio da
parte dell’Italia dei Valori di voler procedere a promuovere autonomamente e da sola un
“grappolo” di referendum, compreso quello sull’acqua, depositando i quesiti a metà aprile e
facendo partire la raccolta di firme dal 1 maggio.
Tutti gli interventi hanno duramente stigmatizzato questa scelta che, se attuata, da una parte
renderebbe più complicata la raccolta di firme, dall’altra minerebbe un percorso ricco e inedito di
partecipazione e inclusione come quello sin qui realizzato.
E’ stata altresì stigmatizzata la violazione della parola data, in quanto nei precedenti contatti, l’Italia
dei Valori aveva assicurato che non avrebbe proceduto in alcun caso ad un’iniziativa autonoma
sull’acqua e che avrebbe valutato, a campagna nostra avviata, le forme e le modalità di un’eventuale
collaborazione.
Sulle iniziative da intraprendere, si è condivisa l’idea di esercitare la massima pressione possibile a
tutti i livelli per scongiurare questo esito. Si è di conseguenza deciso:
· di richiedere un incontro urgentissimo con l’Italia dei Valori;
· di scrivere una lettera aperta da far pubblicare sui giornali;
· di attivare tutti i contatti personali e territoriali possibili con tutti i rappresentanti dell’Italia
dei Valori.
IL COMITATO PROMOTORE REFERENDUM
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Paolo Carsetti
Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org
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