Apprendiamo con sconforto e con rabbia la notizia dell’ennesima morte di un operaio. Ancora una volta dobbiamo assistere alla disperazione di una famiglia, cui manifestiamo tutta la nostra vicinanza, e alla più chiara manifestazione di come sia diventato arretrato il mondo del lavoro. Da quanto apparso sulla stampa online Dasonor Qalliaj, così si chiamava l’operaio, lavorava per una ditta che aveva l'appalto all'interno del cantiere livornese per lavori di sabbiatura sulle imbarcazioni.
In attesa che sia più chiara la dinamica dell’incidente, vogliamo ribadire con forza un appello a tutto il mondo politico e sindacale affinché una volta per tutte si metta mano al mondo del lavoro cancellando il sistema degli appalti, come lo conosciamo oggi, e riportando i lavoratori al centro del nostro sistema produttivo. Gli incidenti che si verificano quasi quotidianamente in tutta Italia, e molto spesso nei nostri territori, sono sempre legati a precise responsabilità e sono la conseguenza di un sistema che rincorrendo i costi a ribasso è pronto a tagliare le risorse destinate alla sicurezza sul lavoro e i diritti dei lavoratori stessi. Si tratta di una vera e propria mercificazione dei lavoratori sacrificabili sull’altare del profitto cui dobbiamo mettere un freno.
Chiediamo a tutte le istituzioni di non permettere che ancora una volta, finito il momento delle manifestazioni di lutto, tutto torni come prima, come se niente fosse, fino alla prossima vittima. È necessario che si investa anche a livello territoriale affinché in ogni luogo di lavoro siano garantiti alti livelli di sicurezza, di professionalizzazione dei lavoratori e sia impedito l’uso delle gare di appalto a ribasso. Dobbiamo porci nell’ottica di tornare a condurre delle battaglie comuni affinché ogni lavoratore possa avere un lavoro stabile e sicuro.
Lorenzo Cosimi
segretario prc
Michele Mazzola
segretario pdci
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