martedì 19 ottobre 2010

GOVERNO ATTACCA STATO SOCIALE, SU TETTO ASSESSORE TOSCANA SALVATORE ALLOCCA (PRC)

«Il Governo fa macelleria sociale: i cittadini e i lavoratori sono parte lesa, così come Regioni ed enti locali ed è senza precedenti l'attacco del Governo allo stato sociale, ai diritti di cittadini e lavoratori». Con queste motivazioni l'assessore regionale al welfare Salvatore Allocca (Federazione della sinistra) è salito sul tetto dell'Albergo Popolare, un complesso vicino a Piazza del Carmine, nel cuore di Firenze.

«Sono salito sul tetto - ha spiegato l'assessore che ha cominciato la protesta attorno alle 14.30 - per denunciare una situazione insostenibile che chiede anche agli amministratori il massimo di contrasto e mobilitazione. Intendo restarci alcuni giorni, compatibilmente col mio lavoro di assessore che intendo continuare a svolgere, e penso di trascorrere qui anche le notti». «I cittadini ed i lavoratori - ha aggiunto - sono, insieme alla Regione Toscana, parte lesa. Il decreto legge n. 78 del 2010 'Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economicà arriva dopo una crisi economica a lungo negata che ha impoverito le famiglie e colpito il tessuto produttivo del paese. In questi mesi centinaia e centinaia di lavoratori sono saliti sui tetti per difendere assieme al loro posto di lavoro, le fabbriche delocalizzate, i diritti e la dignità di tutti. Lo hanno fatto i lavoratori e può farlo anche qualche amministratore, a Firenze come in altre città, qualsiasi sia l'istituzione in cui esercita il proprio compito». «Può farlo in Toscana come altrove - ha concluso - per chiedere una svolta nel governo dell'economia, per chiedere da subito lo scorporo delle spese sociali dal patto di stabilità, per chiedere che si impegnino risorse per rispondere alla emergenza casa, per chiedere che mentre aumenta la febbre della crisi non si diminuiscano gli interventi di sostegno, che non si separi l'obiettivo della ripresa economica da quello del mantenimento della coesione sociale, per chiedere che si salvaguardi la reale autonomia dei territori». (ANSA).


Tratto da:www,controlacrisi.org

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