sabato 27 novembre 2010

Garantire i diritti dei diversamente abili allo stadio. Subito

Articolo tratto da www.senzasoste.it, su spunto preso da un post tratto da www.alelivorno.it, sulla indecorosa postazione per i disabili presso lo stadio comunale A. Picchi.



"A differenza dei consueti editoriali ci occupiamo adesso di una vicenda di ordinaria vergogna ed incuria che riguarda l’amministrazione comunale e i media locali. Stiamo parlando della vicenda dei posti riservati ai diversamente abili allo stadio Armando Picchi. Posti la cui sistemazione, dalla metà del decennio appena trascorso, era già chiaramente caratterizzata da criteri di superficialità e incuria.
Dopo qualche anno di segnalazioni, e di disinteresse da parte dell’amministrazione comunale e della stampa locale, ecco la situazione: http://www.alelivorno.it/Forum/FAL3/viewtopic.php?f=2&t=13283
Lo svolgimento del gioco si segue malissimo, a volte non si vede una porta, e se piove la visibilità è ridotta a zero. Senza contare che, quando la temperatura sale, il settore può essere paragonato ad una sauna. Bel modo di tutelare il divertimento e la salute di persone che hanno più diritto di tutte di passare un bel pomeriggio allo stadio.
Se da situazioni come queste si intuisce il modo con il quale vengono tutelati i diritti dei diversamente abili a Livorno allora siamo messi male. Infatti siamo messi veramente male, e non solo allo stadio, purtroppo.
Se facciamo il paragone con la tutela dei diritti dei diversamente abili in altri stadi della serie B la comparazione risulta particolarmente impietosa. Ecco, ad esempio, sempre segnalato dal Forum Alélivorno la sistemazione che è stata pensata, e realizzata, a Siena: http://img338.imageshack.us/img338/3847/img4257a.jpg
Oltre al paragone, impietoso appunto, con altre realtà il quadro è reso ancora più inaccettabile dalle testimonianze che arrivano al Forum Alèlivorno e non solo. Ne viene fuori una vicenda di anni di segnalazioni alle amministrazioni comunali che si sono succedute, alla società A.S. Livorno, di appelli alle televisioni locali. In anni di tutto questo niente si è mosso. Eppure i lavori per migliorare la situazione dei diversamente abili allo stadio sono, comunque si progetti, di veloce attuazione. E questi vorrebbero fare un nuovo ospedale?
Visto che non si tratta di costruire un ponte sullo stretto di Bering, o di unire la Spagna all’Africa, è l’ora che la stampa locale trovi la dignità di rilanciare il problema e l’amministrazione comunale trovi la decenza di risolverlo. E’ l’ora che si garantiscano i diritti dei diversamente abili in una zona di socializzazione e di pubblico incontro come lo stadio. Anche il Livorno, la cui società è da troppo tempo sentita come lontana dai tifosi, potrebbe trovare finalmente una occasione grazie alla quale riscattarsi. Diversi anni fa, quando non c’era il calcio Sky, i diversamente abili venivano fatti accomodare, assieme all’accompagnatore, ai bordi della pista di atletica. Capitava, le poche volte che il Livorno vinceva una partita importante, che si prendessero il meritato saluto di premio da parte del giocatore che aveva appena segnato . In qualche modo si tratta di ripristinare questa situazione. Ad esempio garantendo i diritti allo stadio di questi cittadini come noi. La nostra testata non nutre storicamente alcuna fiducia apriori nel Tirreno, nell’amministrazione comunale e nel presidente Spinelli. Questo è un caso in cui una clamorosa smentita delle nostre convinzioni ci sarebbe particolarmente gradita.

per Senza Soste, nique la police

27 novembre 2010"

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