Presa di giro prelettorale per i precari che ora si trovano disoccupati e beffati
A pensare male si fa peccato, ma non si sbaglia quasi mai. Lo avevamo scritto sulle colonne di questo sito che quella della cassa integrazione in deroga a precari e interinali della Mtm era una proposta a metà tra una pillola amara addolcita e uno spot prelettorale.
Alla fine si è dimostrata una presa di giro di dimensioni gigantesche, un tranello elettorale messo su da cgil, cisl e uil e Regione Toscana. L'annuncio a due giorni dalle elezioni è stato uno dei punti più bassi mai raggiunti da sindacati e istituzioni in questa città. Una conferma che quella marea di persone che non sono andate a votare probabilmente non sono rappresentanti di un menefreghismo latente ma di coscienza e dignità personale.
Perchè annunciare con quei toni la cassa integrazione in deroga prima delle elezioni se poi l'incontro con azienda e agenzie interinali sarebbe stato solo ieri (30 marzo)? Cosa pensavano, che una delle aziende più fasciste che siano mai sbarcate a Livorno e delle agenzie di schiavitù si accollassero 4 mesi di anticipo della cassa integrazione e continuassero il rapporto con i precari solo per far contenta la Regione Toscana?
I rischi di questa operazione erano chiari, come scritto anche sul volantino dei Cobas che affermava che al momento le promesse erano solo sulla carta, ma Regione e sindacati l'hanno ugualmente fatta passare come cosa acquisita, un regalo prelettorale del Pd e della Cgil al popolo.
A questo punto i precari non possono stare più a guardare. Oggi devono interrompere la produzione e domani devono andare a ribaltare qualche scrivania al grido di un solo slogan: "Fate schifo!"
red. 31 marzo 2010
Tratto da www.senzasoste.it
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